Il 19 febbraio il gruppo rioplatense ha trascorso la giornata a Pomaretto, dove ha scoperto cosa significa coltivare la terra in montagna: la mattinata è infatti trascorsa fra i modellini della Scuola Latina, dove Ebe ci ha raccontato della terra riportata a monte ogni primavera, del lavoro dell'alpeggio, delle miniere, del campo, del bosco e della vigna. Per molti ragazzi e ragazze è stato impressionante sentirsi raccontare come i lavori che svolgono (o vedono svolgere) quotidianamente nelle immense pianure dell'America Latina si potessero svolgere in pendenza, a forza di braccia, con pochi mesi d'estate e un solo raccolto all'anno.
Nel pomeriggio il gruppo ha attraversato le vigne del Ramìe, e la pendenza intuita si è rivelata nella fatica dell'avanzare, nel vuoto sotto i terrazzamenti, nei cantucci di terra strappati alla montagna. Alla fine del sentiero, Lara aspettava ragazzi e ragazze alla Chabranda, per concludere il racconto con la testimonianza di come, oggi, si possa ancora vivere di agricoltura e allevamento in val Germanasca.
In serata, il gruppo ha portato un messaggio biblico all'Ospedale, presiedendo il culto insieme al pastore Sergio Manna.
La giornata si è conclusa a San Secondo, con una storia raccontata da Elisabeth Loeh con la tecnica del Godly Play.
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